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La tua impresa è in crisi?

La tua impresa è in crisi?

  • 05 Marzo 2016
  • Avv. Roberto Tuveri

Con la sempre crescente mole di adempimenti (burocratici e non), problematiche, difficoltà ed obblighi, cui negli ultimi anni, le imprese (siano esse piccole, medie o grandi; individuali o societarie; commerciali o non) sono state assoggettate, Crisi d’ Impresa può voler dire tutto e può voler dire niente.

Per non parlare della quantità di soggetti più o meno improvvisati, presenti sul mercato, sempre pronti ad offrire questo o quel miracolo ad imprenditori, spesso e volentieri già in crisi (o in procinto di finirci).

E così, il più delle volte, aziende decotte ed il cui unico interesse dovrebbe esser quello di avviarsi a chiusura senza sommare allo stato di sovraesposizione debitoria e di insolvenza, ma soprattutto senza commettere illeciti (distrazioni di somme, falsificazioni documentali ecc.) e senza tirar fuori più quattrini, si vedono sottrarre anche gli ultimi spiccioli di cui dispongono da soggetti, incompetenti e/o privi di scrupoli, che tra l’altro, nel peggiore dei casi, contribuiscono anche ad aggravare ulteriormente situazioni già di per sé gravi.

Per evitare di cadere in queste trappole l’alternativa è una sola: rivolgersi a professionisti seri ed affidabili, che non stiano lì a promettere questo o quel miracolo, ma che procedano ad una accurata analisi della situazione.

COME SCEGLIERE A CHI RIVOLGERSI?

Certo, distinguere un professionista (o uno staff di professionisti) serio ed affidabile da un millantatore truffaldino non sempre è semplice, ma il seguente potrebbe essere un buon inizio per non farsi rovinare più di quanto non lo si sia già:

- Diffidare da chi, cavalcando la vostra disperazione, con la promessa di miracoli improbabili e di salvare la vostra azienda da situazioni irrimediabilmente compromesse, vi invita a tirare fuori cifre (probabilmente le ultime di cui disponete) anche consistenti. Giusto affidare un incarico ad uno o più professionisti, concordando un equo e relativo compenso, altro è dare fondo alle ultime sostanze di cui disponete perché messi sotto pressione da chi, in realtà, vi sta solo promettendo mari e monti.

Se poi siete davvero determinati ad operare una buona scelta potreste prendere in considerazione l’ipotesi di seguire i consigli che in questo articolo abbiamo cercato di mettervi a disposizione, traducendoli in un linguaggio quanto più semplice e comprensibile possibile, ed esente da formalismi letterali e da un criptico, sterile, giuridichese.

Per cui, pur premesso che sempre valido rimane il motto universale “prevenire è meglio che curare” e che, quindi, bene sarebbe per qualsiasi azienda che abbia voglia di resistere sul mercato, farsi seguire nella fase fisiologica della propria attività imprenditoriale (in parole povere: quando le cose vanno bene; v. CONSULENZA ALLE IMPRESE) è, però, nelle cose che questo non sempre accada.

E quindi, che il vostro commercialista vi abbia consigliato male o bene, e che abbiate o non abbiate chiesto pareri e consulenze al vostro avvocato circa le vicissitudini che attraversava la vostra attività, la situazione è andata sempre a peggiorare (gli insoluti si sono moltiplicati ed accumulati ed il recupero crediti che vi avevano promesso non è andato a buon fine; non incassando non riuscite più a pagare debitori (fornitori, lavoratori e, soprattutto, il vostro Socio di Maggioranza: lo Stato); di conseguenza le vostre Banche, che fino all’altroieri vi guardavano ammiccando, oggi, con incredibile tempismo, vi fanno sapere che ieri hanno deciso di vietarvi l’accesso alla loro preziosa rubinetteria; a tal punto, probabilmente avete già cominciato a non dormire più e/o a svegliarvi nel pieno della notte con sudate fredde ed incubi.

ECCO SIGNORI, TUTTO QUESTO NON VUOL DIR ALTRO CHE E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI.....

1. “NON FARE NULLA”
Esatto, avete letto bene. Non dovete fare nulla. Che, tradotto, vuol dire:

- Non andare in panico.
- Non prendere decisioni affrettate dettate da quel panico.
- Non prendere soldi né dall’azienda né dalla propria tasca (in special modo de siete soci di società di capitali) per spostarli qua o là; per pagare questo o quel fornitore; questa o quella bolletta; questo o quel dipendente.
- Non rivolgersi a millantatori o, che è anche peggio, strozzini (il cui effetto non sarebbe che, più avanti, gettarvi in uno sconforto ed in una disperazione maggiori.
- Per nessun motivo, e ripeto, per nessun motivo, fate gesti gravi o inconsulti; non risolvereste nulla se non lasciare nello sconforto (e probabilmente nei debiti) chi vi vuol bene.

2. “AFFIDARVI A MANI ESPERTE E COMPETENTI”.
Ebbene si, ci siamo arrivati.
E’ questo il momento in cui uno o più Avvocati ed uno o più Dottori Commercialisti/ Revisori Contabili, con l’ausilio, eventualmente, di altre figure professionali (Consulenti del Lavoro ecc.) a seconda che la situazione lo richieda, possono e devono sottoporre la vostra azienda ad una analisi dettagliata e che non tralasci nessun aspetto (analisi che il nostro Studio può effettuare nella sua interezza, annoverando nel suo team, oltre allo staff legale, anche lo staff commercialistico e contabile; vedi Partners). E quindi, come nel caso di una patologia complessa, per la cura della quale il Medico di Base, non disponendo né della strumentazione né delle nozioni necessarie, deve indirizzare il suo paziente verso una visita specialistica, così, purtroppo, la vostra azienda va sottoposta ad un Check Up generale, che può restituire gli esiti più varii, ma che, di sicuro, porterà ad una più sicura e ponderata determinazione sul da farsi.

“OK, PROBABILMENTE LA SITUAZIONE DELLA VOSTRA AZIENDA E’ GRAVE; PROBABILMENTE ANCHE IRRIMEDIABILE, MA CIO’ NON VUOL DIRE CHE NON ABBIATE IL DOVERE DI FARE LE MOSSE GIUSTE E DI NON AGGRAVARE ULTERIORMENTE LE COSE.

Esatto, perché si, forse la vostra azienda è arrivata al capolinea e la liquidazione, il fallimento e/o altre procedure concorsuali (v. Cos’è una procedura concorsuale?) sono inevitabili, ma intervenendo nel modo giusto, magari potreste:

- Non rimetterci danaro di tasca vostra;
- Non mettere a rischio la vostra casa o altre proprietà immobiliari o mobiliari estranee all’azienda;
- Salvare il salvabile, provando anche a soddisfare (pur se magari solo parzialmente) i creditori nel rispetto delle leggi vigenti e non commettendo irregolarità.
- Evitare il fallimento personale e tutte le sanzioni accessorie che lo stesso si porta dietro.
- Evitare di commettere gravi reati (Es. Bancarotta Fraudolenta e/o Documentale e/o Preferenziale; Evasioni fiscali penalmente rilevanti ecc.; a tal riguardo V. REATI D’IMPRESA) e quindi evitare eventi potenzialmente drammatici quali arresti, detenzioni domiciliari e/o sottoposizione a qualsiasi altra restrizione, più o meno ampia, della propria libertà personale o patrimoniale.
- Porre le basi per continuare la vostra vita comunque in maniera serena ed evitando di perdere tutto.

PERCHE’, SI BADI BENE, A VOLTE PUR ESSENDO CONVINTI DI AVER PERSO GIA’ TUTTO, IN REALTA’ QUESTO NON E’ SUCCESSO ANCORA E, VI DIRO’ DI PIU’, FORSE SIETE ANCORA IN TEMPO PER EVITARLO, MA SOLO SE FATE I PASSI E LE MOSSE GIUSTE. FACENDOVI CONSIGLIARE DA CHI LI CONOSCE E LI STUDIA TUTTI I GIORNI DA ANNI.

Per cui, se vi trovate in una situazione uguale (o simile) a quella descritta in questo articolo, non esitate a contattarci nei modi e nelle forme offerti da questo sito (vai a CONTATTI o MODULO DI COMPILAZIONE) e, nel più breve tempo possibile, proveremo ad operare sulla vostra azienda tutti gli accertamenti del caso per capire:

1. Innanzitutto se e da quale patologia è affetta.
2. Quali e quanti danni una tale patologia abbia già causato.
3. Quali e quanti danni una tale patologia ancora potrebbe causare e se gli stessi siano ancora evitabili. E se si, come.
4. Pianificare tutte le modalità e tipologie di interventi da effettuare per risolvere nel miglior modo possibile la situazione.

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